Si è svolta venerdì 5 luglio 2019, nella cornice della XIII cappella, in una calda atmosfera estiva e contornata dalla presenza di un numeroso pubblico, l’undicesima edizione delle Serate di Arte e Fede sul Viale delle Cappelle organizzata dall’Associazione Amici del Sacro Monte, in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Del Monte.
L’incontro è stato animato dalla presenza della dott.ssa Laura Marazzi, storica dell’arte e conservatrice della collegiata di Castiglione Olona, che ha illustrato la rappresentazione scenica e architettonica della Cappella, dedicata alla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e sulla Madonna radunati nel cenacolo. La relatrice ha saputo mettere in risalto tanti piccoli particolari che l’occhio inesperto del turista e del pellegrino non sa cogliere (le diverse espressioni degli apostoli ritratti come gente comune nella quale potersi riconoscere, i personaggi, rappresentati negli affreschi, accorsi a vedere il prodigio della discesa dello Spirito Santo che si posa in forma di fiammelle sul capo dei protagonisti, le due figure femminili in piedi, di cui non si conosce l’identità, una delle quali vestita da suora, la colomba posta sulla cuspide della cappella e fatta riposizionare durante il restauro eseguito da Carlo Alberto Lotti negli anni 90 per riportare l’originale simbolo della discesa dello Spirito Santo ed infine il pavimento all’interno della cappella fatto posizionare da Lodovico Poliaghi negli anni Venti del Novecento, intervento che accentua ed accresce i problemi legati al microclima della Cappella che presenta doppia esposizione, condizione che determina internamente problemi di condensa ed umidità che portano ad un rapido degrado di pareti, dipinti e statue).
E’ stata poi la volta di don Luca Violoni, prevosto di San Giuliano Milanese, che ha sintetizzato magistralmente il significato religioso della Pentecoste rappresentata nella Cappella dedicata alla discesa dello Spirito Santo. La rappresentazione è un momento di raccoglimento del popolo che accorre e si raduna attorno agli Apostoli e alla Madonna. Tutti parlano le proprie lingue ma lo Spirito Santo dona quella marcia in più che è il capire, capirsi, farsi capire nel linguaggio tuo che diventa quello dell’altro. Semplice è stato il confronto con la realtà di tutti i giorni in cui lo sforzo di ognuno deve essere quello dell’ascolto dell’altro in famiglia, a scuola, al lavoro, in ogni ambito della società.
Tre giovani talentuosi musicisti, tutti allievi della Scuola Suzuki di Varese, hanno animato la serata con intermezzi musicali: Margherita Condello e Riccardo Binda al violoncello e Ludovica Condello al violino.
Ringraziamo don Sergio Ghisoni per aver concesso l’apertura della cappella che nella serata estiva ha potuto essere ammirata nel suo splendore da poco ritornato a brillare dopo il recente restauro.
Un grazie infine a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della serata e un arrivederci al prossimo anno.
Le foto della serata
Il video della serata
(realizzazione e commento di Angela Vitanza)
Una calda serata d'inizio luglio con un tramonto dai caldi colori sulle prealpi varesine, ha fatto da cornice alla serata di "Arte e Fede sulla via del Rosario" organizzata dagli Amici del Sacro Monte e giunta all'undicesima edizione, presso la Tredicesima Cappella, dedicata allo Spirito Santo. Don Luca Violoni, già relatore alle precedenti serate, e che in questa serata è intervenuto con riflessioni sulla Pentecoste e la discesa dello Spirito Santo, è stato preceduto dalla storica dell'Arte e Conservatrice del Museo della Collegiata di Castiglione Olona la dottoressa Laura Marazzi che ha illustrato con cenni storico-artistici l'edificio che si trova su uno spiazzo verdeggiante prima dell'ultima salita verso la Basilica. La struttura ottagonale progettata dall'Architetto Giuseppe Bernascone all'inizio del 1600, è stata recentemente restaurata. L'interno della cappella rappresenta il Cenacolo. Nell'affresco in alto, tra angeli e nubi si può ammirare lo Spirito Santo sotto forma di colomba, in legno argentato e dorato. Poi si contano 15 statue, e le pareti magnificamente affrescate dai fratelli G. Batta e Gerolamo Grandi di Varese e da Federico Bianchi di Masnago. Tutto questo illuminato per l'occasione, è visibile attraverso le finestre munite da inferriate in ferro battuto.