"Quali sono i principali libri stampati nel corso dei secoli che parlano del Sacro Monte? Ecco una selezione curata da Sergio Redaelli che racconta anche la vita di chi li ha scritti.
Buona lettura."
La Presidente
Maria Rosa Bianchi
Ultimo articolo pubblicato: "Furia e il Sacro Monte: la bellezza di guardare in alto,
Furia e il Sacro Monte:
la bellezza di guardare in alto
di Sergio Redaelli
Gli anni passano e i problemi restano, più o meno sempre gli stessi. Lo dimostrano queste pagine pubblicate dal quotidiano IL GIORNALE degli editori Sergio Violini e Ugo Parravicini quasi mezzo secolo fa. Il quotidiano fu nelle edicole varesine dal primo dicembre 1973 al 3 settembre 1977. Provò a fare concorrenza alla Prealpina con un taglio attento a temi caldi come la Chiesa, l’aborto e l’essere cattolici, si chiese provocatoriamente che cosa fosse rimasto del fascismo nella società degli anni ‘70, monitorò le battaglie sindacali nelle fabbriche e cercò di interpretarne la spinta sociale, diede ampio spazio ai ricordi partigiani, annusò l’aria che di lì a poco
I guai del prefetto dell’Ambrosiana
Lo storico Nicolò Sormani (1686-1767), originario di Brusimpiano, fu accusato di errori di traduzione, svarioni e scarso acume critico
A fine ‘600 il centro di studi ecclesiastici e profani più attivo a Milano era la Biblioteca Ambrosiana. Qui era arrivato nel 1695 il sacerdote Ludovico Antonio Muratori, una delle figure di maggior spicco della cultura italiana di quel periodo, grande storico, giurista, letterato ed erudito modenese, chiamato a Milano dai fratelli Carlo e Gilberto Borromeo-Arese. E nella biblioteca fondata dal cardinal Federico operarono per tutto il XVIII secolo illustri studiosi, basti ricordare i nomi di Giuseppe Antonio Sassi, di Nicolò Sormani, di Baldassarre Oltrocchi. (1)
Il restauratore e le cipolle alla brace
Carlo Alberto Lotti (1933-2007) conosceva tutti i segreti del borgo, ogni angolo, ogni ciottolo e ne descrisse la storia, su libri e giornali, casa per casa
Qual è il vero centro storico di Varese? Per Carlo Alberto Lotti (1933-2007), artigiano-restauratore, scrittore, editore e giornalista dalla forte vena polemica, amico e collaboratore di monsignor Macchi tra il 1980 e il 1988 quando don Pasquale era l’arciprete del Sacro Monte, non c’era che una risposta possibile. Il centro storico di Varese non è la cattedrale di S. Vittore con i suoi dintorni in gran parte scomparsi, come ad esempio il medievale palazzo arcivescovile le cui ultime vestigia – in realtà una casa rimaneggiata in stile neogotico - furono demolite nel secolo scorso. (1)
Il cacciatore di documenti
Luigi Borri (1846-1920), il Tito Livio varesino, fu un infaticabile volgarizzatore di antiche fonti scritte, che amava “colorire”
Che accadeva anticamente a Varese in caso di epidemie, virus e contagi? Allora non esistevano i negazionisti come oggi e le norme disponevano misure ferree e severi controlli che ogni cittadino era tenuto a rispettare. Neppure un ago passava attraverso i filtri disposti alle porte della città.
Abitanti, mestieri, pellegrinaggi
Leopoldo Giampaolo (1909-1983) scrisse un’agile Guida del Sacro Monte e pubblicò articoli d’approfondimento per la Rivista della Società Storica Varesina
Tra le opere forse meno note di Leopoldo Giampaolo è la Breve Guida di S. Maria del Monte (sopra Varese), un libretto di 63 pagine stampato dallo stabilimento grafico L’Economica di Monza nel 1948. Il tono colloquiale e discorsivo, senza le note a piede pagina, non fa pensare al lavoro di uno storico. Ha invece la romantica leggerezza di un’agile “bussola” per i turisti.
L'arciprete che componeva poesie
Angelo Del Frate (1864-1954) rimase trenta tre anni a S. Maria del Monte e dedicò un libro al santuario e un altro al monastero delle romite agostiniane
Una vecchia foto in bianco e nero, pubblicata nel 1992 sulla rivista Madonna del Monte, lo ritrae seduto di fianco al cardinale di Pisa, Pietro Maffi, in visita alla casa-museo di Lodovico Pogliaghi a S. Maria del Monte. (1) Fu scattata nel mese di gennaio del 1927 ed è una rara immagine di Angelo Del Frate (1864-1954), il sacerdote che ricoprì la carica di arciprete al Sacro Monte di Varese per trenta tre anni, dal 1916 al 1949. Lasciò l’incarico alla vigilia del nuovo decennio “a causa degli acciacchi che ormai l’età rendeva sempre più fastidiosi. Ma al Sacro Monte rimase sino al momento della morte, avvenuta domenica 28 febbraio 1954”. (2)